20/04/2020 - Blog

Il fascino delle patine

Colori sobri e finiture imperfette per mise en scène di pregio

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Il nostro blog post di oggi inizia dal vocabolario Treccani, dove, alla voce Pàtina, leggiamo: “1. a. Velatura, oscuramento o alterazione dello strato superficiale del colore che subiscono col tempo, per l’azione della luce e degli agenti atmosferici, i dipinti, le opere di scultura e d’architettura [...] b. Con sign. più generico, strato più o meno sottile di sostanza che si deposita su una superficie [...] 2. a. Pasta, smalto, vernice, ecc. che, per varî scopi, viene spalmata sulla superficie di oggetti diversi”.

Tradotta nel “vocabolario di Blanc MariClo’”, la voce patina rimanda a tutti quei complementi d’arredo che sono capaci di dare agli interni una certa atmosfera d’epoca, un gusto romantico e nostalgico fatto di sfumature, dettagli, piccole imperfezioni. Lo studio delle patine rappresenta la parte più importante nella creazione dei nostri mobili e accessori per la casa: è fatto di un’attenzione maniacale per ogni finitura decapata, anticipa l’effetto che un singolo pezzo susciterà nell’ambiente intorno.

Così nascono i nostri complementi d’arredo, da un trattamento speciale che ricrea le caratteristiche dei veri vintage. Ogni prodotto è studiato per sembrare antico e le piccole imperfezioni non sono difetti bensì gli elementi che aggiungono fascino e unicità a un comodino, un separé, un buffet, una lanterna, un busto, un fregio…

Ma come scegliere, accostare, collocare gli oggetti impreziositi dalle patine per creare delle mise en scène di pregio? Scopriamolo insieme.

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Sfumature sobrie

Una delle caratteristiche peculiari delle patine è l’uso del colore che, per il fatto di non risultare mai carico e uniforme, valorizza cimase, cornici, lavorazioni dei complementi d’arredo con una nuova forma di tridimensionalità.

Il bianco non è mai candido ma subisce un trattamento di invecchiatura per fondersi con le nuance calde dell’avorio, del sabbia, del beige, con le sfumature sofisticate del grigio, del salvia, del carta da zucchero senza escludere accostamenti con il marrone e con il nero.

Tutte queste gradazioni naturali concorrono a creare un'atmosfera avvolgente, a tratti ricercata, mai troppo appariscente, grazie all’accostamento di diversi elementi d’arredo. In questo gioco di sfumature, le finiture dei mobili svolgono un ruolo chiave.

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Finiture decapate

Tornando a sfogliare il vocabolario, troviamo che l’aggettivo decapato deriva dal franc. décaper (letteralmente “togliere la copertura”) e si riferisce a un trattamento noto in Francia fin dai tempi di Luigi XV, usato in origine per proteggere il legno dall’aggressione dei tarli.

Oggi, la decapatura è utilizzata per rinnovare l’aspetto di vecchi mobili senza privarli del loro fascino retrò grazie a finiture capaci di portare allo scoperto parti di legno dopo la tinteggiatura di colore bianco, avorio o pastello. Impiegata per elementi d’arredo nuovi, la decapatura regala anche a questi ultimi quel tocco di vissuto caratteristico dello stile shabby chic.

Per creare una continuità cromatica tra le finiture dei mobili decapati e quelle dei diversi elementi presenti nel tuo ambiente, ti consigliamo di:

  • scegliere la sfumatura di colore che preferisci tra quelle che abbiamo elencato poco sopra e variarla con gli arredi, gli accessori, la tinta alle pareti, gli imbottiti e la biancheria. Per esempio, ami gli ambienti accoglienti, luminosi e caldi? Sbizzarrisciti con le gradazioni del burro, dell’avorio e del beige. Vuoi dare alle tue stanze un carattere più elegante e sofisticato? Orientati sulle tonalità del grigio e del carta da zucchero.
  • inserire dei singoli particolari di colore più deciso: serviranno a esaltare la palette cromatica che hai appena creato ma anche a dare carattere al tuo ambiente. Due esempi: se hai scelto le sfumature calde dell’avorio, aggiungi qualche dettaglio sui toni del marrone (lascia il piano del tavolo color legno sui gambi decapati o scegli dei cuscini fantasia sui toni del caffè, caffelatte per un divano color panna); se invece ti sei orientata sui grigi, osa con dei particolari di colore nero (le cornici dei quadri, qualche vaso, dei fregi dal gusto retrò).

Ricorda che non è necessario cambiar volto a tutta la casa, a volte basta rinnovare un angolino per donare un respiro di stile all’intero contesto. Per far questo, potrai creare dei piccoli gruppi di oggetti accomunati da patine délabré in diverse aree della casa.

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Piccole composizioni di stile

  • Nell’ingresso, una consolle decapé svolge non solo il ruolo di utile svuotatasche ma anche quello di piano d’appoggio per una decorazione creata abbinando corone, vasi di vetro, libri o riviste. In alternativa, se gli spazi lo permettono, unisci praticità e charme con un appendiabiti di ferro battuto anticato, qualche scatola dal sapore vintage, un tappeto che ricordi i disegni degli aubusson.
  • In salotto, crea la tua composizione di stile sopra un caminetto o su tavolino da fumo. Nel primo caso, abbina dei piccoli busti e dei portacandele a uno specchio anticato. Nel secondo, usa dei vasi in resina che riproducono le fattezze di antichi vasi medicei per sistemare una pianta, dell’edera o una composizione di fiori artificiali. Se poi ami i gatti, scegli dame e cavalieri dalle sembianze feline per dare un tocco di eleganza e fantasia a questo angolo della tua casa.
  • Alle pareti disponi una serie di piccoli specchi, dei quadri o delle formelle in metallo anticato in modo che creino una disposizione armonica. A tal proposito, scopri di idee e di ispirazioni utili a trasformare le tue scene d’interni nel nostro articolo dedicato alle pareti decorate.
  • En plain air: anche in esterno puoi far leva sul fascino delle patine per rinnovare una parte del giardino o creare un angolo attrezzato in terrazza. Con un étagère, un tavolino e delle sedie in ferro battuto decapato, per esempio, hai subito a disposizione lo spazio adatto alle tue colazioni o le tue cene all'aperto; con una vasca decorativa dal sapore vintage, invece, puoi allestire una zona traboccante di fiori con un pizzico di originalità.
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Biancheria dal gusto retrò

Ad accompagnare gli arredi con finiture délabré, c’è la biancheria per la casa che si dispiega nelle linee e nelle forme del catalogo Blanc MariClo’. In particolare:

  • la raffinatezza delle fantasie Toile de Jouy sapranno abbinarsi alle tue scelte d’arredo vintage o shabby con disegni sobri e delicati tocchi di colore;
  • le tende ti aiuteranno a dare alla tua stanza il tocco finale grazie alle mantovane decorate, alle sfumature tono su tono, ai ricami che richiamano la tradizione, alle consistenze leggere della garza di lino e di cotone;
  • i boutis e i copriletti regaleranno un po’ di poesia alla tua camera per far sì che tu possa addormentarti in un’atmosfera romantica.
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L’illuminazione che avvolge

Dove le finiture imperfette creano scenari d’interni con una forte componente evocativa, anche i lampadari seguono dei criteri di stile. Accanto ai classici lampadari con le gocce, ecco le combinazioni di metallo e legno, le forme stilizzate di grandi chandelier in ferro battuto, i piccoli lampadari di charme con i paralumi di pizzo.

Tutto concorre a fare della luce una presenza gentile, morbida, che definisce i contorni e crea chiaroscuri scenici. Le stesse piantane, le abat-jour, le lanterne evocano un soft mood di fondo con l’aggiunta di paralumi dai colori tenui, di trame che proiettano sui muri una danza di ombre e di luci soffuse.

 

Con l’illuminazione si conclude il nostro viaggio nel mondo delle patine: speriamo che ti sia piaciuto e ti diamo appuntamento a lunedì prossimo con un altro blog post firmato Blanc MariClo’!



 
 

 

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